In Trentino “malgaro per un giorno” ad #albeinmalga

3 Lug

Svegliarsi all’alba a circa 1800 metri d’altezza. Camminare nei boschi straordinariamente innevati a fine giugno. Perché? Si, me lo sono chiesta e la risposta l’ho trovata mentre vivevo l’esperienza di #albeinmalga. Il programma di appuntamenti per scoprire il vero Trentino anche d’estate, promosso da Trentino Sviluppo in collaborazione con le Strade del Vino e dei Sapori del Trentino.

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Ti riconcilia con la natura, ti fa riscoprire il valore del tempo a ritmi più umani. Respiri un’aria che non ricordavi potesse esistere (vivendo in città) e poi ti diverti e mangi cibo genuino. Insomma, rivaluti la semplicità. Mi sembrano proprio degli ottimi motivi.

mucca alla finestra

Sono arrivata alla Malga Fossernica di Dentro (Valle del Vanoi) nel pomeriggio. Giusto il tempo di conoscere i compagni di avventura e guardarsi intorno che il cielo è diventato pieno di stelle. La malga è un luogo semplice, qui si possono gustare cibi poveri ma deliziosi. Mirta e Renato preparano i piatti del “malgaro”, con materie prime di qualità eccellente. Anche loro confermano che sono quelle a fare la differenza.

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Un aperitivo con i formaggi del Caseificio Sociale Comprensoriale di Primiero, raccontati dal direttore Alberto Bettega: il Nostrano di Primiero, il Fontal, la ricotta affumicata e la Tosèla, che hanno dentro tutti gli aromi di montagna. Poi lo speck, la birra artigianale BioNoc’ con i fondamentalisti della birra e le favolose grappe L’Ones del piccolo laboratorio di Massimo Donei, che raccoglie personalmente erbe e piante officinali. E ancora, polenta, zuppe e vino sincero.

le mucche

Tutti questi sono esempi di una tradizione che si rinnova e rivive anche grazie a giovani che amano il loro territorio e vogliono comunicarlo. Dall’altra parte le produzioni sono limitate e solo di rado arrivano oltre il confine trentino. Un motivo in più per ritornare da queste parti e fare shopping goloso.

collage_latte

In questa malga, eccezionalmente, siamo ospitati per la notte. Qui si vive la vita autentica, nulla è ricreato per il turista. La fibrillazione per la sveglia all’alba è tanta. Alle 4,30 tutti in piedi per raggiungere la Malga Fossernica di fuori. Circa due ore di cammino nei boschi di montagna accompagnati da Mauro Cecco, la guida che ci spiega i segreti di questi luoghi, il passaggio e le impronte degli animali, le cime e la loro conformazione. Sono le Dolomiti, patrimonio dell’Unesco e la bellezza che ci circonda è straordinaria, come è straordinario il clima di questo fine giugno che, a quote più alte, ci ha accolto con la neve.

mungitura

I colori del bosco cambiano man mano che ci si avvicina alla malga di fuori e la neve lascia spazio al verde dei pascoli d’alpeggio, luogo prediletto dalle mucche che trascorreranno qui la loro estate per nutrirsi liberamente.

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Il malgaro Dimitri con sua moglie Lily ci aspetta, l’ora della mungitura sta quasi per finire, ma arriviamo in tempo per godere del privilegio dei ritmi locali. Il latte fresco appena munto sarà sul tavolo della colazione, insieme alla panna appena affiorata, ai formaggi, alle marmellate artigianali e ad una deliziosa tisana di fiori estivi del Maso S. Romina. Ma è ora di far uscire le mucche dalla stalla e lasciarle pascolare. Campanacci e muggiti sono gli unici suoni che si possono ascoltare da queste parti. Intanto, sono le 7 ed è già ora di fare il burro.

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Non un burro qualsiasi, ma il burro di malga, il Botìro, prodotto con panna cruda, affiorata naturalmente con il latte ricavato durante l’alpeggio estivo di Primiero, tra le vette dolomitiche delle Pale di San Martino e i monti del Lagorai. La materia prima proviene da Malga Fossernica, Rolle e Fosse,  ma solo a Fossernica si svolgono tutte le fasi della lavorazione, dalla mungitura al passaggio nella zangola, fino allo stampo del panetto giallo e profumato. Un prodotto eccezionale, realizzato in quantità limitate e diventato Presidio Slow Food.

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Dopo la prima notte in malga, la sera successiva godiamo del relax e dell’ospitalità dell’Hotel Isola Bella a Fiera di Primiero. I dintorni offrono tante attività come quelle dell’Agritur Dalaip dei Pape, fattoria didattica, immersa nel Parco Naturale Pale di S. Martino e Paneveggio. Qui si coltivano piccoli frutti (fa parte della cooperativa Sant’Orsola) e Massimo Scalet (nella foto con l’asinello Pepe) con la sua famiglia, accudisce gli animali da cortile e organizza passeggiate nel bosco accompagnate dagli asini, seguendo un percorso panoramico adatto a grandi e piccini. All’agritur si può anche soggiornare, assaggiare i manicaretti di mamma Luciana, che prepara uno squisito smorum (una specie di frittella) accompagnato da marmellata di more e acquistare i prodotti dell’orto.

agritur piccoli frutti

Di certo non è un compito facile quello del malgaro o del contadino in montagna, ma la passione di chi fa questo mestiere si legge negli occhi e l’entusiasmo è contagioso. Il programma di Albe in Malga, per luglio e agosto, lo trovate qui. Fossi in voi ci penserei, perché lassù i ritmi, i profumi e i sapori sono tutta un’altra cosa.

Una gallery delle immagini scattate ad #albeinmalga è disponibile a questo link.

4 Risposte to “In Trentino “malgaro per un giorno” ad #albeinmalga”

  1. marialarese 3 luglio 2013 a 17:22 #

    Sembra una magia, una magia che conosco benissimo! Sono del Cadore! Qui, tra le Dolomiti abbiamo forse meno soldi ma i posti sono bellissimi con laghi e monti, con cime e altopiani… si UNA MAGIA:)

    • Mariacristina_NewsAndFoodies 3 luglio 2013 a 17:26 #

      E’ vero, Maria, proprio un luogo magico. Per me, che sono napoletana e che amo profondamente il mare, la montagna è una piacevole scoperta ogni volta che ci vado, per scelta o per caso… questi luoghi sembrano ancora conservare un vero legame con la natura e la semplicità. Un patrimonio inestimabile.. Grazie per il tuo commento. 🙂

  2. Monica - Un biscotto al giorno 19 luglio 2013 a 13:06 #

    Io ci vado la prossima settimana e sono super emozionata!!

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